Blockchain Pubblica e Privata

Giu 14 2018
admin

Avrai forse già sentito dire che Bitcoin è su una blockchain pubblica. Ma se ne esiste una pubblica dovrà, per forza di cose, esisterne anche una privata. È effettivamente così, ma quali sono le differenze?

Una prerogativa della blockchain è che tutti gli utenti possono vedere tutte le transazioni che sono effettuate, in tempo reale e in forma anonima (posso solo vedere l’indirizzo esadecimale associato ad un determinato utente), senza distinzione sul fatto che la blockchain sia pubblica oppure privata.

Una blockchain pubblica è usata principalmente per criptomonete e raccolte fondi ed è caratterizzata dalla presenza di un sito web nel front-end che permette di registrarsi, creare un proprio account e iniziare ad effettuare transazioni e minare. Nessun umano interviene né controlla quello che accade nella blockchain: tutto è automatizzato e anonimo, le verifiche sono effettuate da algoritmi informatici ed inoltre non c’è limite al numero di partecipanti (Come funziona la blockchain).

Una blockchain privata, invece, è utilizzata per scopi diversi da quella pubblica ed ha la prerogativa di essere piccola, con un numero limitato di partecipanti (persone o società) che devono essere autorizzati e le cui attività dipendono dai diritti a loro assegnati da un amministratore all’entrata.

Quali sono i diritti che è possibile avere in una blockchain privata e come sono implementati, dipendono dal sistema stesso: Hyperledger Fabric, ad esempio, implementa una struttura che ricalca Active Directory con le Organizations, le Organizational Units e i channels per le comunicazioni ed un sistema di ACL per regolamentare gli accessi e i diritti all’interno della struttura. Multichain, invece, ha un sistema di diritti (rights) che possono essere assegnati direttamente da uno o più amministratori agli indirizzi e agli streams permettendo di regolarne l’attività, oltre alla possibilità di autorizzare un nodo a partecipare alla blockchain. Corda di R3 ha un sistema di autorizzazione all’iscrizione per gli utenti, anche se definiti in forma anonima oltre ad un sistema di controllo degli accessi e delle attività. Uno standard ancora non esiste, sebbene i 3 big dell’informatica IBM, Oracle e Microsoft stiano puntando molto all’imposizione di Fabric come riferimento per i diversi PoC con la blockchain.

Si può immaginare che un giorno ci saranno poche e immense blockchain pubbliche e tante piccole blockchain private per scopi e attività diverse (IoT, controllo accessi, supply chain, identità digitale, pubblici registri, attività commerciali, ecc.), come oggi già accade per il web e le reti locali che utilizzano lo stesso protocollo e sono realizzate con la stessa infrastruttura ma per finalità diverse. Con la differenza, però, che oggi non si è ancora affermato uno standard comune e l’interattività tra blockchain diverse è limitata o addirittura impossibile.

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